Era la fine di luglio. Dall’alba al tramonto, lo staff di stilisti e art director, parrucchieri, truccatori, modelli e artisti della fotografia di moda hanno fatto di ogni angolo del Giardino la scenografia perfetta per il catalogo della nuova collezione autunno inverno 2010/2011.
Ora che camicie e maglie sono finalmente arrivate su banchi dei negozi di tutta Italia, siamo felici di rivederci insieme in qualche scatto della campagna pubblicitaria...
E per saperne un po' di più, abbiamo fatto quattro chiacchiere con gli artefici della nostra griffe pontina.
Si chiamano Massimo e Angelo Caporiccio, hanno poco più di quarant’anni e sono insieme la mente e il braccio che hanno trasformato la piccola sartoria di famiglia in un marchio di moda da Milano a Bari.
“Un tempo Fondi era il paese delle cucitorie – ci ha raccontato Massimo – Rammendi, orli, ricami e abiti su misura erano il pane quotidiano di tanti piccoli laboratori come quello di nostro padre, che andava su e giù con il treno a procurare lavoro sino a Roma”.
Negli anni ’60 Pietro Caporiccio era diventato il sarto di Johnny Dorelli, Gino Bramieri e altri popolarissimi volti delle trasmissioni Rai.
È con la nuova generazione, però, che sono nate le prime collezioni di camicie firmate Caporiccio e si è dato inizio alla produzione industriale, con l’apertura di oltre quaranta negozi in tutta Italia.
“Il lancio di una collezione è un momento creativo molto delicato – spiega Angelo – Le immagini devono cogliere e comunicare a un livello quasi istintivo i valori e le sensazioni che ci hanno ispirato nel disegnarla. In questo caso, si trattava della linea più giovane, Duets, pensata per chi ama vestire un’eleganza moderna, che non rinuncia a note di colore e originali reinterpretazioni di accessori classici, come camicie, gilet, cravatte…”
Grigio, bluet, petrolio e calde tonalità del marrone avvolgono il ragazzo e la ragazza Duets, lasciando spazio a pennellate di viola e persino fucsia, toppe e cuciture in evidenza, giochi di stoffe differenti tra interno e esterno, collo e polsini, righine e frizzanti arricciature.
“L’incredibile varietà di piante e fiori, provenienti da terre vicine e lontane, rende il Giardino della Meson una location inconsueta e quasi irreale per un servizio di moda - continuano i fratelli Caporiccio – Immersi nel verde di un paradiso terrestre, i nostri modelli hanno posato con semplicità e meraviglia davanti all’obiettivo di Luca Orilia e il risultato è stato davvero interessante”.
Non resta che aspettare che il primo vento dell’autunno cominci a far cadere le foglie dagli alberi…